Giardino privato
Genova Quarto, via Prasca [2024]
Studio di fattibilità a progetto esecutivo
Il sito oggetto di realizzazione nel giardino rientra per i valori altimetrici, la localizzazione e la giacitura sul versante alle formazioni vegetazionali presenti al Piano basale, orizzonte delle sclerofille sempreverdi mediterranee (macchia mediterranea e boschi di leccio).
La progettazione del paesaggio nasce dal riferimento al paesaggio naturale e al paesaggio antropico portando ad una sintesi che garantisca la durata nel tempo del giardino con un basso onere manutentivo e un limitato consumo idrico.
L’immobile è un villino a tre piani di origine primi novecento che è stato ristrutturato ed è composto da tre appartamenti, uno per piano. Di questi tre appartamenti, quello posto in copertura ha a disposizione un ampio terrazzo, quello al piano terreno dispone di un giardino posto a sud, mentre a quello al secondo piano viene assegnato un piccolo giardino sul lato nord. La restante parte del lotto resta di proprietà condominiale.
Dal punto di vista fitoclimatico, l'area rientra nella fascia del Lauretum, sottozona fredda (Pavari 1916), mentre dal punto di vista bioclimatico, l'area rientra nelle zone a clima mediterraneo, sottoregione mesomediterranea di tipo B (Tomaselli e Balduzzi, 1973), caratterizzata da medie termiche piuttosto elevate, precipitazioni concentrate nei mesi autunnali e primaverili, ma presenti anche nei mesi estivi.
L’orizzonte delle sclerofille sempreverdi mediterranee è caratterizzato da specie arbustive di medio sviluppo (ad es. i diversi stadi di sviluppo della macchia mediterranea), mediamente poco esigenti nelle caratteristiche dei suoli, e da stadi più evoluti costituiti da formazioni arboree a prevalenza di querce sempreverdi ed arbusti a portamento arboreo. Tali considerazioni sono le premesse da cui sono discese le scelte vegetazionali per le operazioni di ripristino dell’area in oggetto.
Queste riflessioni si sommano a quanto determinato dall’appartenenza al contesto urbanizzato e dalla pre-esistenza antropica sul lotto, si tratta infatti di un villino dei primi del novecento che era corredato di un giardino del quale residuano alcuni esemplari fra cui una Cycas revoluta, un Ilex aquifolium, alcuni Trachycarpus fortuneii, una grande pianta di Persea americana e un Mespilus germanica.
La progettazione del paesaggio nasce dal riferimento al paesaggio naturale e al paesaggio antropico portando ad una sintesi che garantisca la durata nel tempo del giardino con un basso onere manutentivo e un limitato consumo idrico.
L’immobile è un villino a tre piani di origine primi novecento che è stato ristrutturato ed è composto da tre appartamenti, uno per piano. Di questi tre appartamenti, quello posto in copertura ha a disposizione un ampio terrazzo, quello al piano terreno dispone di un giardino posto a sud, mentre a quello al secondo piano viene assegnato un piccolo giardino sul lato nord. La restante parte del lotto resta di proprietà condominiale.
Il progetto organizza queste differenti parti e le rende facilmente accessibili dotandole della necessaria privacy.
Il progetto massimizza le prestazioni funzionali ed estetiche nel rispetto della natura del luogo secondo i seguenti punti cardine:
Riassetto paesaggistico delle aree esterne con le funzioni desiderate
Cura dei confini con opportune sistemazioni per schermare le viste da e per il lotto e perimetrare la proprietà con una sistemazione gradevole e non rigida, sfrangiando il confine esterno rendendolo meno marcato e parte del giardino stesso.
Studio delle aree esterne comuni e della loro sistemazione a verde, creazione di area di giardino condominiale carrabile con inserimento di piante a bassa manutenzione che creino una massa verde importante
Studio delle zone di proprietà di ciascun alloggio con suddivisione delle aree mediante delimitazioni morbide che non costituiscano ulteriori cesure nel lotto pur salvaguardando la privacy.
La zona dell’ingresso si presenta come un grande tappeto erboso carrabile in modo da ottenere un ingresso comodo, ma che ha l’aspetto di un grande giardino, l’aiuola che separa dal percorso pedonale sottostante è in pendenza protetta da piante tappezzanti mediterranee come ad esempio l’Hypericum calycinum e Lantana sellowiana e tre alberi di Olea europea, mentre lungo il muro di confine nord-ovest un Trachelospermum jasminoides si arrampica vestendo il muro, infine in fondo al prato ci sarà un grande albero di Acacia dealbata, pianta a rapido accrescimento che aprirà una chioma leggera e mobile al vento.
Il confine nord est ha un problema di introspezione dal campetto di calcio sovrastante, si è deciso di costruire una aiuola compartimentata con piante a rapido ad accrescimento in modo da ottenere in poco spazio uno schermo alto e fitto.
La zona centrale nord è destinata al giardino dell’appartamento del secondo piano, per delimitarla si utilizza una recinzione non percepibile perché inserita dentro una siepe mediterranea di viburni, alaterni e piracantha. Il giardino è completato dai due cipressi e da una Cinnamomum camphora. Una piccola pavimentazione in pietra facilita la funzionalità della zona pranzo all’aperto. Al piccolo giardino si accede da due lati attraverso cancelli a semplice disegno.
La zona condominiale invece vede una pavimentazione in ghiaino trattenuto che condice alla scaletta di accesso all’immobile.
Il giardino dell’appartamento al piano terra ha un accesso dalla zona dell’ingresso principale, verranno conservati la Cycas revoluta e il Mespilus germanica. Una siepe di Eleagnus eviterà la reciproca introspezione con la casa prospieciente, una consociazione di Viburnum tinus e Trachelospermum jasminoides vestirà il muro di confine su via Prasca dove un piccolo bbq è stato collocato grazie al grande dislivello fra il giardino e la via stessa.
Tre Magnolia soulangeana focalizzano il centro della composizione del piccolo giardino.

Foto realizzazione

Foto realizzazione

Planimetria di progetto

Foto realizzazione

Sezioni di progetto

Foto realizzazione